Recita il manuale d’Equitazione: “La posizione è il modo in cui, l’uomo a cavallo, dispone le parti del corpo”.

L’Equitazione è anche tecnica e spesso la tecnica appare fredda e meccanica, ma il bello è che il cavallo integra la tecnica con le sensazioni che ti rimanda.

Siano esse piacevoli o spiacevoli, è anche a queste che devi affidarti per trarre messaggi e indicazioni utili alla tua crescita come cavaliere e alla crescita del tuo cavallo.

Ogni posizione ti fornisce una sensazione e dovresti abbandonare per alcuni minuti il senso della vista, così predominante nell’uomo, per ascoltare meglio gli altri sensi cos’hanno da insegnarti.

Anche al cavaliere un po’ più esperto farebbe bene, di tanto in tanto, a lasciarsi guidare alla longia per potersi concedere di chiudere gli occhi qualche istante e recuperare la vera sensazione della propria posizione, del contatto, dell’equilibrio e così via.

Si parla spesso, per esempio, della linea gomito, mano, redini e bocca del cavallo che dovrebbe essere continua, non spezzata da angoli.

 

 

Se allenassi di più la tua capacità di SENTIRE la sensazione che queste due posizioni ti regalano, saresti in grado di memorizzare meglio quella corretta e quindi riprodurla più facilmente.

Perché si sentono molto spesso gli Istruttori dire all’allievo, alle prime prese con la messa in mano, di riprodurre una determinata sensazione.

Di tale sensazione il cavaliere principiante è poco consapevole e fatica quindi a seguire tale indicazione.

Un semplice esercizio è appunto quello di farti mettere alla corda (sì, proprio come si fa per le primissime lezioni) e provare a fare passo e trotto a occhi chiusi concentrandoti appunto sull’allineamento braccio/redini e sulle leggere o forti vibrazioni che la bocca del cavallo trasmette dall’imboccatura lungo le redini e fino alle tue mani.

L’esercizio è utile e divertente e ti aprirà un mondo: quello della sensibilità equestre.

Non importa se non ci riesci subito, ti devi allenare un pochino, così come hai dovuto fare per imparare a battere la sella o a scaricare peso sui talloni invece che sulle punte.

Questo esercizio, fatto al passo, è utilissimo anche se fatichi a seguire con le mani il continuo movimento “avanti/indietro” della bocca del cavallo, oppure per imparare a usare le gambe in maniera corretta quando vuoi fra allungare il passo al tuo cavallo.

Ovviamente utilizza per questi esercizi solo cavalli tranquilli e che abbiano una buona tecnica acquisita. Se il tuo cavallo per esempio becca o viaggia con il collo rovesciato allora l’esercizio non darà che spiacevoli sensazioni. Ti consiglio di risolvere prima questi problemi con il tuo Istruttore chiedendo magari la possibilità di montare un altro cavallo più adatto.

Fammi poi sapere com’è andata, ci tengo.

Buona cavalcata!
Silvia